Danno alla persona: via Giudiziale

Via Giudiziale

Qualora la Via Extragiudiziale non si concluda con un accordo tra le parti, il legale della parte danneggiata può richiedere il risarcimento del danno attraverso la strada giudiziale classica del contenzioso giudiziale civile.

In questo caso, la relazione extragiudiziale dello psicologo serve all’avvocato per sostenere la richiesta avanzata al Giudice di disporre una Consulenza Tecnica d’Ufficio (C.T.U.).

Il Giudice, non avendo le competenze tecniche per accertare e valutare il danno, si avvale della collaborazione di un tecnico chiamato Consulente Tecnico d’Ufficio e gli affida il compito di svolgere l’indagine per valutare il danno attraverso la formulazione di un quesito.

Il soggetto che agisce per via giudiziale per ottenere il risarcimento del danno, ha il diritto di nominare un proprio consulente, denominato Consulente Tecnico di Parte (C.T.P.). Quando vi è stata Consulenza Tecnica di Parte extragiudiziale, lo psicologo che l’ha effettuata può convenientemente continuare a seguire la parte nella Consulenza Tecnica d’Ufficio. In caso contrario, la parte ne nominerà uno ex novo.

Il Consulente Tecnico di Parte svolge un ruolo fondamentale per la parte:

• Controlla l’operato e la metodologia utilizzata dal Consulente Tecnico d’Ufficio, in particolare verificando che la metodologia e gli strumenti utilizzati siano scientificamente orientati
• Presenta istanze ed osservazioni di cui il Consulente Tecnico d’Ufficio dovrà tener conto, facendole confluire nella propria relazione finale
• Propone supplementi d’indagine, qualora ritenga insufficienti quelle disposte dal Consulente tecnico d’Ufficio
• Supporta psicologicamente la parte nel corso dell’indagine e la guida nella comprensione degli aspetti tecnico-metodologici della Consulenza Tecnica.